Una Casa per Volare - Associazione Down Onlus

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PROGETTO UNA CASA PER VOLARE - Anno 2020
 
In continuità con gli anni precedenti l’Associazione segue le linee guida che caratterizzano il proprio intervento a favore degli utenti che condividono nelle sue proposte.   Ogni anno il progetto delle attività viene aggiornato per rispondere sempre meglio alle necessità di questa fascia di persone.
L’obiettivo è comunque sempre finalizzato a favorire la costruzione di un’adultità consapevole ed il potenziamento delle competenze fondamentali di bambine/i, ragazze/i e giovani adulti affetti dalla Sindrome di Down e Disabilità affini o con Disabilità Cognitiva propedeutiche alla realizzazione di una Vita Attiva e con il maggior livello di autonomia possibile, anche nel momento in cui saranno privi del sostegno familiare (“dopo di noi”).

Bisogni che intende soddisfare il progetto
Il progetto risponde alla necessità di sostegno, nel percorso di crescita e formazione, dei giovani e adulti affetti dalla Sindrome di Down o con Disabilità Cognitiva e delle relative famiglie, fondamentale per sviluppare i progetti di Vita Attiva ed Indipendente, “il dopo di noi”.
Infatti, come riconosciuto dall’art. 19 della Convenzione dell’Onu del 13/12/2006, la vita autonoma e l’abitare rappresentano questioni etiche che comprendono “diritti di scelta” che non possono ridursi ad un addestramento a compiti domestici ma richiedono la costruzione di un’adultità consapevole e lo sviluppo delle competenze necessarie per pensare, decidere ed agire nel modo più autonomo possibile.
Risulta quindi fondamentale attivare un processo di crescita volto a rafforzare le dimensioni emotive, percettive, intellettive, comportamentali, abilitative ed informative dei disabili, propedeutico alla costruzione di una identità consapevolmente adulta.
Inoltre, dal momento che il livello di autonomia possibile e di autodeterminazione dipendono dal contesto di vita, è indispensabile il coinvolgimento e la disponibilità dei familiari a concedere quei “permessi di crescita” che favoriscono l’evoluzione della persona.

Continuità con progetti precedenti
Le proposte sono in stretta continuità con le iniziative già realizzate nei precedenti anni:
•      Laboratorio di sviluppo cognitivo condotto secondo il Metodo Feuerstein;
•      Sedute di Psicomotricità;
•      Sedute di Logopedia;
•      Gruppi di parola “Parla che ti passa”: gruppi, con incontri mensili;
     Officina per la vita indipendente;
•      Percorso di autonomia suddivisi per fasce di età;
•      Week End in Autonomia, con attività a cadenza mensile;
•      Corsi di educazione musicale complementare al Coro Manincanto (tecnica Manos Blancas);
•      Laboratorio di Arte Applicata ArreDown;
•      Corsi di cucina.
 
Laboratorio di sviluppo cognitivo
Condotto secondo il Metodo Feuerstein: raggiungimento della capacità di confronto e classificazione, prescrittura, calcolo con addizioni e sottrazioni e problem solving. I giovani partecipano con interesse, rispettando le consegne, lavorando tutta l’ora di attività ed allungando i tempi di attenzione.
 
Laboratorio di Psicomotricità
Attività svolta con la Psicomotricista in cui gli interventi sono rivolti a favorire un armonico sviluppo psicomotorio, per stimolare il conseguimento di un adeguato equilibrio e a prevenire disagi della relazione e degli apprendimenti nelle persone nelle diverse fasi dell’età evolutiva, curando in particolar modo gli aspetti che favoriscono l'integrazione.
 
Laboratorio di Logopedia
L’attività della Logopedista, contrariamente a quelle che sono le normali tendenze riabilitative, deve intervenire il più precocemente possibile (fin dalla nascita) sui bambini con Sindrome di Down, al fine di accompagnarli nello sviluppo nel modo più funzionale possibile. Deve essere in grado di saper valutare schemi errati di suzione, alimentazione, di postura e accudimento da parte dei care-givers. L’attività si estende anche in età più adulta per guidare e consolidare durante il percorso di crescita e sviluppo.
 
Progetto “Parla che ti passa”
Condotto dalla psicologa dell’associazione e dai volontari, gruppi di parola permettono il confronto tra i ragazzi e favoriscono una maggior consapevolezza delle dinamiche dei gruppi. Questo progetto nasce dal desiderio dei nostri ragazzi di confrontarsi, esprimere le proprie idee, opinioni ed emozioni all'interno del gruppo dei pari. Inoltre questa esperienza è già stata sperimentata durante le vacanze estive, dove i ragazzi avevano a disposizione alcuni momenti al giorno dedicati al confronto e all'organizzazione della giornata successiva. I ragazzi hanno espresso il desiderio di parlare di alcuni temi importanti. Gli incontri hanno cadenza mensile.
 
Officina per la vita indipendente
Attività svolta in collaborazione con Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino – costituitosi come gruppo di lavoro all’interno del CIRCE (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione) a partire dal 6 ottobre 2017.
Obiettivo del percorso è sostenere i genitori nella costruzione del progetto di vita indipendente del figlio ed aiutarli ad assumerne la regia. Questa “regia” si concretizza nella gestione della rete formale e informale che ruota intorno alla famiglia e nella finalizzazione alla vita indipendente delle azioni messe in campo da questa rete, degli stili relazionali, delle scelte. Attraverso il progressivo lavoro di capacitazione la famiglia viene accompagnata a mettere a fuoco quelli che desidera che siano gli obiettivi di vita per il figlio, ed a orientare la rete perché tutti lavorino per gli obiettivi individuati dalla famiglia. Questa assunzione progressiva della regia, volta non solo ad ottenere servizi ma ad orientare in maniera diffusa lo sguardo della comunità, costituisce un agire preventivo rispetto all’istituzionalizzazione: i genitori impostano quel sistema di legami orientati al futuro e al rispetto dei diritti che consentiranno ai loro figli di vivere deistituzionalizzati. Incontri a cadenza mensile.
 
Percorsi di autonomia
Ragazze e ragazzi che sperimentano e vivono un percorso che conduce a maggiori livelli di Autonomia. L’attività è svolta da Educatori e volontari specificatamente preparati che accompagnano i ragazzi ad interagire con la realtà esterna. Percorso destinato a ragazzi e adulti tra i 15 e i 40 anni con la Sindrome di Down, divisi in due grandi gruppi, Junior e Senior, con l’obiettivo di imparare a gestire il proprio tempo libero, sentendosi persone grandi, competenti, che possano scegliere in autonomia.
Affrontare il problema dell'autonomia vuol dire porsi, come operatori e come genitori, non solo l'obiettivo del raggiungimento di alcune competenze, ma riconoscere e favorire il cambiamento dalla condizione di bambino a quella di adolescente e di adulto.
Vuol dire quindi creare un clima, un modo di rapportarsi, una mentalità di fiducia e di rispetto nei confronti del ragazzo. È in questo clima che il ragazzo può trovare maggiore motivazione ad imparare e può crescere globalmente come persona.
La scelta di proporre tale attività in un gruppo di ragazzi con la sindrome di Down è stata determinata dal voler porre l'attenzione su apprendimenti a loro misura e potersi poi integrare come singoli o piccolo gruppo fra la gente del quartiere, nelle strade, forti della capacità di agire, di chiedere informazioni, di comunicare.
L’esperienza del gruppo omogeneo è ben diversa dalle vecchie esperienze “speciali” che erano caratterizzate da una separazione dalla realtà, in questo caso vivere questa esperienza speciale è il modo per acquisire abilità e assumere anche maggiore consapevolezza di sé e potersi, grazie a questa, meglio integrare nella realtà. Il gruppo come tale è poi una tra le tante esperienze di vita dei ragazzi, che spesso frequentano la mattina o negli altri pomeriggi attività formative o di tempo libero con coetanei “normali”.
Se parlare di autonomia sociale può sembrare difficile, ma possibile, per ragazzi con differenti livelli di abilità iniziali, sembra a molti un discorso impossibile per ragazzi gravi, privi di ogni competenza didattica, con difficoltà di relazione e comunicazione verbale. La sfida che ha cercato di accettare lo staff del corso, è stata quella di proporre un cammino di autonomia anche per questi ragazzi.
Se per molti autonomia vorrà dire arrivare a muoversi da soli per la città, comprarsi un capo d’abbigliamento o organizzare una serata con gli amici, per loro proporre un cammino in tal senso può voler dire ad esempio, in ambito di comunicazione riuscire ad ottenere in un anno che salutino e chiamino per nome i compagni, per l’orientamento che riconoscano il portone e salgano le scale da soli, per l’uso del denaro che entrino da soli in un negozio col foglietto e sappiano dare il proprio portafoglio al negoziante perché prenda da solo il denaro, ecc.
Si tratta di un processo a lunga durata che si compie nell’arco di diversi anni ove le esperienze e le competenze si devono consolidare nel tempo.
Crediamo importante proporre un cammino di autonomia così inteso anche per loro, non solo in termini di conquista di nuove abilità, ma come conquista di dignità e acquisizione di identità.
 
Progetto week end
Week End in Autonomia: acquisizione di diverse autonomie personali, abitative (cucinare, riordinare, organizzare il tempo e gli spazi personali e comuni) e sociali. Diversi gruppi di giovani selezionati per caratteristiche si alternano nell’esperienza di convivenza e gestione del tempo libero.
 
Attività musicali
La musica come linguaggio universale che supera le barriere. Esistono strutture musicali intrinsecamente legate alle emozioni che possono essere percepite da persone di culture diverse e di capacità diverse. Questo il ponte che riesce si costituisce tra chi ascolta musica e ancora di più tra chi la fa e la vive direttamente.
Per questo da alcuni anni in associazione sono è praticato un percorso di attività musicale.
Costituito dal Laboratorio Musicale di Manincanto e dal Corso di chitarra classica.
Questi momenti sono condivisi con l’Associazione Pequeñas Huellas Onlus.
Laboratorio del Coro Manincanto (tecnica Manos Blancas): si tratta di un coro integrato la cui didattica è volta, oltre che all’insegnamento musicale, all’inclusione dei ragazzi con i loro coetanei. Fanno parte del Coro ragazze/i normodotati che interessati alla coreografia dei gesti (gestosemiografia) svolgono il prezioso ruolo di supporto, amicizia e volontariato.
I giovani dell’associazione con deficit cognitivo o sensoriale che non potrebbero per vari motivi cantare con la voce, attraverso il gesto semiografico con i ragazzi del coro, sono uniti in una armonia ideale creata dalla musica, in cui non esistono diversità e in cui ognuno contribuisce con il proprio talento, esprimono le parole del coro vocale con una coreografia di gesti il cui significato parte dalla LIS (Linguaggio Internazionale dei Segni), sublimandolo in una armonia di movimenti la “gestosemiografia”.
Il percorso formativo musicale, benchè non sia l’obiettivo principale, costituito appunto dalla crescita delle competenze dei giovani, vede un suo sbocco, nei numerosi concerti in diversi ambiti, condivisi con altri pari età normodotati facenti parte della Rete delle Scuole ad indirizzo musicale della Città Metropolitana.
Dal 2019 il Coro Internazionale Manincanto è parte dell’Orchestra Ensemble Futura, nata sotto l’egida dell’U.S.R. Piemonte - Uff. V Ambito Territoriale Torino - Ufficio Sostegno alla Persona e alla Progettualita’ (già Ufficio Inclusione del Provveditorato agli Studi di Torino).
 
Laboratorio Sperimentale di Arte Applicata e di ArteTerapia
Dopo i primi anni di sperimentazione in cui i ragazzi si cimentavano nella realizzazione di oggetti diversi alla cui realizzazione erano chiamati ad esprimersi attraverso forma e colori, Arredown è diventato una attività più strutturata e finalizzata.
Ora è diventato un Laboratorio Sperimentale di Arte Applicata e di ArteTerapia che realizza “prodotti” concreti, esteticamente apprezzabili, coniugando la spontaneità della fantasia e dell’immaginazione con le regole della “bellezza” artistica e ponendo un’attenzione particolare al prodotto in quanto “poetico” ovvero portatore di storie, immagini ed emozioni.
“Le nostre storie sono fili intrecciati che sbocciano, lentamente, come fiori in un prato. Ogni storia Racconta di noi. Ognuno ha contribuito, in un clima sereno e sorridente, raccontando qualcosa di sé con parole, immagini, gesti e scambi”.
L’oggetto viene pensato e realizzato all’interno di un progetto condiviso, che lascia spazio al cambio di rotta improvviso, ai bisogni personali, allo spazio che verrà.
Nella fase ideativa i partecipanti sono invitati ad esprimere se stessi attraverso la produzione di immagini e parole da cui emergono le storie che saranno il fulcro del prodotto.  La creazione di immagini è guidata attraverso l’Arteterapia dove il gesto grafico, qualsiasi forma esso assume, consente l’espressione delle proprie emozioni, fantasie, bisogni e pensieri in un clima non giudicate e accogliente. Seguono la fase della progettazione e della realizzazione, che avvengono in un’ottica di compartecipazione attiva, di scambio e di cooperazione. Al centro del laboratorio ci sono i ragazzi dell’associazione, accompagnati nel percorso da volontari, ragazzi del servizio civile, tirocinanti.
Il laboratorio è condotto da una Psicologa ed arte terapeuta e da un Grafico nonchè genitore.
 
Laboratorio di cucina
L’autonomia personale passa anche attraverso la capacità di cucinare autonomamente. Da alcuni anni si svolge un laboratorio di cucina in cui i ragazzi sono coinvolti nella preparazione di piatti stuzzicanti e di semplice realizzazione. L’esperienza già svolta da alcuni anni in Associazione, è condotta da una Educatrice con la collaborazione del Servizio Civile.
 
Le Collaborazioni
Per la realizzazione della Officina per la vita indipendente l’Associazione si avvale del prezioso contributo del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino.
Dal 2014 collabora con noi  l’Associazione Musicale Pequenas Huellas - Orchestra per la Pace che di permettono lo sviluppo del progetto musicale favorendo un percorso di integrazione tra il mondo della disabilità ed i ragazzi normodotati.
Sempre sul tema musicale si è ormai consolidata la collaborazione con l’U.S.R. Piemonte - Uff. V Ambito Territoriale Torino - Ufficio Sostegno alla Persona e alla Progettualita’ (già Ufficio Inclusione del Provveditorato agli Studi di Torino) e con le numerose scuole ad Indirizzo musicale di diverso grado che partecipano all’attività della Rete.  
La nostra Associazione è affiliata e collabora con il COORDOWN- Coordinamento Nazionale Persone Down, per la formazione degli operatori sull’autonomia e per le iniziative di sensibilizzazione e informazione sociale sulla disabilità e per l’organizzazione di manifestazioni sul territorio.
 


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